Sicurezza, Ergonomia e confort nell’ufficio

La ricerca delle migliori prestazioni per il re-layout post pandemico mediante l’applicazione di strumenti valutativi come l’analisi multicriteriale AHP
 
Di Stefano Savoia (Contec Ingegneria), Massimiliano Gagliardi (Contec AQS), Elena Padovani (Contec Ingegneria)
 

1 – Premessa

Le recenti notizie stampa relative alla scelta di Google di investire nel 2021 ben 7 miliardi di dollari sui propri uffici segnala un cambio di rotta rispetto all’indirizzo precedente d’urgenza, che a causa della crisi pandemica Covid-19, aveva fortemente orientato l’attività terziaria allo smart working.

Il primo convinto e diffuso entusiasmo su questa modalità operativa, che aveva da un lato mantenuto di fatto costante i livelli di produttività e dall’altro concorso ad un drastico taglio di costi di trasferta, cene aziendali, ecc., è stato messo in discussione dal venire meno del senso di “comunità” e dell’identitaria appartenenza aziendale.

A questo tema si sono associate alcune valutazioni negative relative alla diminuzione della creatività e al rallentamento dell’apprendimento delle nuove reclute, oltre ad un amentato rischio di violazione informatica.

A Google si associano nella pianificazione del prossimo rientro alcuni grandi banche di Wall Street come JP Morgan, Citi e Goldman Sachs.

Tornerà tutto come prima della pandemia? L’UNI, Ente Nazionale di Normazione, pubblica e aggiorna da tempo i riferimenti tecnici specifici (quasi tutti di origine comunitaria) che consentono la puntuale caratterizzazione di ciascuno dei singoli parametri in campo.

Tuttavia la migliore soluzione progettuale non necessariamente si ottiene massimizzando ognuno dei requisiti per i quali non vale, ai fini del conseguimento della più alta performance ambientale complessiva, la semplice sovrapposizione degli effetti.

In fase di progetto è pertanto necessario un confronto strutturato tra soluzioni e ipotesi alternative che consenta una valutazione oggettiva e la convergenza alla soluzione più idonea per la specifica organizzazione e per lo specifico contesto.

Il metodo di valutazione maggiormente efficace può essere ricercato tra i metodi dell’analisi multicriteriale ed in particolare nell’applicazione della AHP – Analitic Hierarchy Process.

2 – I principali requisiti del confort e la sicurezza per l’ufficio

2.1 – Il Layout

La standardizzazione dei singoli elementi che compongono la postazione di lavoro per l’ufficio (sedute, scrivanie, mobili contenitori e pareti divisorie mobili) si può ritenere ormai consolidata e diffusa.

Si alternano spazi pensati per le attività di collaborazione, brainstorming e incontro (meeting room) a spazi disegnati per un lavoro individuale di breve durata o per le attività che richiedono maggiore concentrazione o privacy (quite room).

Si realizza insomma una separazione fisica e funzionale tra il momento del pensiero e della condivisione e il momento vero e proprio del fare.

Ricorrenti in questi contesti di nuova concezione gli ambienti accoglienti attrezzati con cucina, dove è possibile pranzare o semplicemente fare un breve pausa caffè, ma anche svolgere attività e riunioni con i colleghi in spazi informali e stimolanti (si vedano ad esempio le nuove sedi milanesi di Microsoft e Google).

2.2 – Caratteristiche per la tutela sanitaria

L’emergenza sanitaria riferita alla gestione del virus SARS-CoV-2/COVID-19, ha fortemente influenzato la progettazione dei layout degli uffici e dei luoghi di lavoro sulla base delle prescrizioni normative dettate dei Protocolli sicurezza, costringendo i progettisti a rivedere il layout degli uffici e dei suoi elementi per gli uffici esistenti e interrogandosi su quali saranno le prescrizioni necessarie in tema salute e sicurezza dal quale partire per una progettazione efficace nel settore Direzionale.

In riferimento agli uffici esistenti, Assufficio, Federlegnoarredo hanno redatto uno specifico documento dal titolo “Layout ufficio e distanziamento sociale.

L’ultimo aggiornamento del “Protocollo condiviso per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro” datato 06 Aprile 2021, in cui nel capitolo 8 suddetto Protocollo, entra nel merito della rimodulazione degli spazi di lavoro, indica in modo chiaro il riferimento obbligatorio alla distanza interpersonale di 1 metro come principale misura di contenimento, definendo anche le seguenti prescrizioni:

l’articolazione del lavoro potrà essere ridefinita con orari differenziati, che favoriscano il distanziamento sociale riducendo il numero di presenze in contemporanea nel luogo di lavoro e prevenendo assembramenti all’entrata e all’uscita con flessibilità degli orari.

Utilizzare il lavoro agile e da remoto per tutte quelle attività che possono essere svolte in tale modalità, in quanto utile e modulabile strumento di prevenzione.

evitare aggregazioni sociali, anche in relazione agli spostamenti per raggiungere il posto di lavoro e rientrare a casa (commuting), con particolare riferimento all’utilizzo del trasporto pubblico.

spostamenti interni, riunioni, eventi interni e formazione: confermata la sospensione di tutti gli eventi interni e ogni attività di formazione in modalità in aula, anche obbligatoria, fatte salve le deroghe previste dalla normativa vigente.

Se la progettazione pre pandemia, puntava all’aggregazione del personale in ufficio, l’incentivazione del team e di tutti quei fattori necessari per creare un’identità aziendale, oggi dobbiamo ripensare gli spazi per separare le persone, agevolare il lavoro individuale per salvaguardare la salute delle persone.

2.3 – Caratteristiche Climatiche

I fattori che determinano l’ambiente termo-igrometrico in uno spazio ufficio sono principalmente le caratteristiche termiche degli elementi dell’involucro edilizio, la tipologia delle sorgenti di calore presenti all’interno, il clima esterno e le caratteristiche dell’impianto di climatizzazione.

Testo originale: 

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